La Compagnia Filodrammatica de I Gambadelegn nasce all’inizio degli anni ’70 come compagnia dialettale milanese; vive la stagione del teatro cabaret, approfondisce e sviluppa il genere mimico, produce e rappresenta testi autonomi (dalle favole per bambini al Faust). Rappresenta le proprie produzioni in ogni luogo dove si possa stabilire contatto umano: dai teatri tradizionali alle case di riposo per anziani. Grazie alla licenza per Cantastorie, porta nelle strade la propria poesia. Si occupa di formazione attoriale, offrendo corsi sia in sede che presso altre realtà. Lasciata la sede originaria di Via Savona 37, la Compagnia si candida e vince un concorso con il Comune di Milano e si trasferisce negli attuali locali nel quartiere Isola. Nasce così il TeatroAddosso, la seconda vita del gruppo, tuttora rivolto alla ricerca e all’indagine artistica, espressiva e umana. Gambadelegn e TeatroAddosso sono due modi diversi di raccontare insieme la stessa storia.

lunedì 16 aprile 2018

Omaggio al Vince


Capperi! Beh, forse capperi non è il modo giusto con cui iniziare un post… ma bisogna proprio dirlo… Capperi! Sono passati 10 anni da quando il Vince ha preso un’altra strada, da quando – sì, insomma, per farla breve – è andato in un’altra dimensione.

La compagnia di teatro ha proseguito il percorso, ha fatto tesoro di insegnamenti ed esperienza e ha iniziato a tracciare un nuovo cammino.
Le radici si fanno forti, scavano il terreno e sorreggono il fusto che s’innalza e che a Primavera si rinnova di nuovi rami e germogli.

Così è stato veramente. Non ci si è arrestati e dopo dieci anni ci si è fermati e con un grande “capperi!” ci si è accorti della strada percorsa. Ce l’abbiamo fatta. Portiamo i doni dentro di noi e siamo pronti a condividerli con gratitudine.

Dimenticare il dolore è un’offesa alla natura delle cose. Sarebbe come impedire all'acqua di scavare il letto del fiume. L’acqua ferma imputridisce, quindi è giusto che scavi, si apra strade e scorra. Il dolore si trasforma in un sospiro, in un sorriso, in un ricordo delicato e affettuoso. Si dimenticano altre cose, superflue, ingannevoli. I graffi, quelli si dimenticano. La sostanza trova il proprio spazio nei solchi che non avremmo voluto vedere e prende la sua strada con forza, vitalità, energia.

Per questo ci siamo dedicati a un omaggio. La commozione ce la siamo gestita ognuno dentro il proprio cuore, sciolta in una carezza, in un sorriso per la commozione dell’altro.

Ed è nato un bello spettacolo, tosto, sentito, dove la musica si è indissolubilmente intrecciata alla potenza della parola. Dove il fiato il suono e l’espressione hanno raccontato in maniera naturale la vita che scaturisce.

Siamo partiti dalle atmosfere più tenebrose, più drammatiche, per risalire attraverso le invettive alla presa di coscienza, alla consapevolezza più pura.
Non c’è tristezza, compianto o rimpianto. C’è gratitudine, amore e consapevolezza.
Grazie a tutti coloro – attori, musicisti e spettatori - che hanno avuto il coraggio di affrontare qualcosa che poteva essere rischioso - la potenza del ricordo di una persona speciale che non c’è più – e che hanno contribuito invece a una grande festa in omaggio di uno straordinario poeta.

Se non si ha il coraggio di prendersi il rischio della commozione, dell’emozione, della scoperta del sé non si ha il diritto di dirsi artisti. Non si ha ragione di dirsi appassionati d'arte. Non si ha nemmeno il diritto di dirsi umani.

E che capperi!


"La pianta del cappero si allarga nel tempo in forma circolare, piena e vigorosa.
Il cappero è una pianta generosa. Ci regala fiori bellissimi dai grandi petali bianchi e dagli stami violacei visibilissimi per l’accentuato contrasto di colore, offrono boccioli e frutti eduli, radici dalle virtù medicamentose, ma più di ogni altra cosa è impagabile la tranquilla bellezza che una pianta di cappero regala ad un muro, sa di casa, di famiglia, di tempo passato. E non diamoci pensiero per le radici, per quanto ben sviluppate, potranno scrostarlo il muro di casa, ma mai portarne al crollo."
Info tratte da: www.giardini.biz



sabato 7 aprile 2018

E la voglia di cantar per te


Va in scena al momento per due sole date, 8 e 15 aprile 2018, l’Omaggio dei Gambadelegn al Vince.
Il Vince.

Verranno raccontate alcune delle più toccanti poesie di Vincenzo, intrecciate alla vigorosa ed emozionante musica di Ugo Albion.

Cristina, Gianna e Valentina riporteranno sul palco le emozioni di Vincenzo, che con la propria straordinaria personalità, con la ricchezza espressiva, con la profonda sensibilità ha dato vita alla compagnia, infondendole l’anima che ancora oggi la caratterizza: umanità, attenzione alle persone, ascolto di sé e degli altri, utilizzo del proprio bagaglio di esperienze e non di stereotipi, relazione e non esibizione.

Sostenuta dal ritmo incalzante di Luca alla batteria e illuminata dalle luci di Enzo, la rappresentazione si arricchisce della presenza di Bettina e Marco (Becon2) che raccontano, per musica da loro composta ed eseguita con chitarre acustiche, alcune poesie scelte del Vince.

I posti sono praticamente esauriti... 
Vi terremo aggiornati per un eventuale nuovo appuntamento.


Valentina