Ancora due parole, sulla genesi di questo pargolo di spettacolo che cerca di diventare grande...
Ha aperto la porta Enzo, che non si fa mai i fatti suoi - per fortuna 😁.
Sempre connesso, molto social, curioso e pronto a stabilire nuove connessioni.
Sempre connesso, molto social, curioso e pronto a stabilire nuove connessioni.
A furia di invitare persone a teatro, finisce che vengono!
Sia spettatori che artisti.
Sia spettatori che artisti.
È stato così che abbiamo avuto la possibilità di ospitare i
PMT – Paul McCartney Tribute Band. E – si sa – i musicisti sono prolifici, non
stanno mai fermi…
Così uno della band, tale Roberto 😎, si incuriosisce e
comincia a vedere i nostri spettacoli, a invitare altri amici e via via via…
che gli parte un’idea: perché non mettere insieme le forze?
Sì, perché Roberto negli anni ’80 suonava con una band, i Quasar,
che ha avuto successo, passaggi radiofonici, televisivi e un grosso
produttore pronto dietro l'angolo per far firmare non uno ma IL contratto, quello che cambia la vita.
Ma si sa, quelli erano anni liquidi e volubili, dove tutto cambiava repentino. E il produttore ha cambiato angolo.
Così la storia si è fermata, o almeno sembrava.Ma si sa, quelli erano anni liquidi e volubili, dove tutto cambiava repentino. E il produttore ha cambiato angolo.
I Quasar erano bravi, facevano la musica giusta per quegli anni: melodie orecchiabili e leggere con testi in Italiano.
E non erano testi qualunque: senza pretendere di imboccare la strada del filone cantautorale, avevano comunque scelto di raccontare in maniera semplice le esperienze effettivamente vissute, le persone incontrate, nelle periferie, nei loro concerti, nel panorama milanese anni ‘80.
L'ancoraggio al tempo e la sincerità non li hanno fatti invecchiare, anzi, li hanno cristallizzati: quello che sembrava essersi fermato - il tempo - è solo trascorso e senza cambiare!
Tossicodipendenza? Ce l'abbiamo!
Periferie in degrado? Eccole!
Fanciulle tra le fauci del lupo? Anche!
E così via...
I Quasar sono più attuali che mai.
Non vi inganni il temperamento melodico: quella carezza, nasconde il graffio!