Vincenzo Bellini, 1950. |
Abbiamo preso i testi del “Vince” e li abbiamo affidati a Ugo Albion, artista di grande sensibilità, cultura e preparazione, che già aveva iniziato col Vince stesso un progetto musicale.
Siamo partiti quindi per un lungo Viaggio, il “Viaggio delle Parole”, lasciando che le cose imparate, le emozioni provate, le parole di chi parte e di chi resta, potessero prendere respiro e piano piano incamminarsi sulla via di nuovi percorsi.
Con il secondo spettacolo, il “Viaggio del Cantastorie”, abbiamo voluto ripercorrere le origini, scoprire il futuro, abbracciando la genesi di cantastorie e lasciarci trasportare da nuove idee e suggestioni.
Con “Il Volo”, il terzo spettacolo, abbiamo deciso di fare un atto di coraggio… e di scrivere noi stessi i testi delle poesie che poi, il paziente e irrinunciabile Ugo, ha musicato e accompagnato.
E con il “Volo” abbiamo preso il volo anche noi… Lo Spettacolo è stato richiesto per un anno oltre la sua nascita e abbiamo potuto presentarlo in diverse sedi, stringendo nuove amicizie e coinvolgendo nuovi spettatori. Questi nuovi amici, ignari delle nostre origini, della genesi del nostro teatro, incuriositi dall’impetuoso presente che li ha coinvolti, ci hanno dimostrato che abbiamo nuova forza e che il passato ora lo portiamo dentro, con immenso amore e gratitudine. I vecchi amici sono ancora con noi, addolciti dai ricordi, entusiasti del futuro.
Gli Insegnamenti hanno fatto il nostro corpo, l’amore dei Maestri ha acceso la forza della nostra presenza, la Poesia è la nostra irragionevole logica. Gli obiettivi non cambiano: vogliamo arrivare con il cuore, da cuore a cuore, senza essere algidamente tecnici, ma onesti e veri. Particolari - nella umana unicità delle nostre imperfezioni, universali - nella condivisa trasmissione di un’essenza. Siamo sempre noi, i soliti Gambadelegn nel proprio TeatroAddosso, eppure siamo come appena nati, nuovi di zecca!
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